PIEDE DEL BAMBINO
Alterazioni anatomiche e soprattutto biomeccaniche del piede e del cammino (piede cavo, piede piatto, sindrome pronatoria, ecc.), evidenti già in età infantile, devono essere valutate ed affrontate precocemente (ma non prima dei 3 anni) con ortesi plantari.
Lo scopo dell’utilizzo dei plantari in età pediatrica non è tanto quello della correzione ed eliminazione del difetto, quanto quello del compenso funzionale e biomeccanico: far funzionare correttamente il piede e di conseguenza tutta la catena cinetica dell’arto inferiore e dell’intero corpo permette al piede ed all’intero organismo di mantenersi in salute.
Se non compensati, questi squilibri, nel corso degli anni porteranno al manifestarsi di patologie correlate. In alcuni casi ciò può essere evidente già in età pediatrica: sono bimbi che presentano maggior affaticabilità rispetto ai compagni, che non amano correre e che potrebbero avere migliori performances sportive. In alcuni casi possono già presentare iniziale alluce valgo.
Queste condizioni, al passaggio all’età adulta e senile, frequentemente, diventano vere e proprie patologie limitanti le normali attività quotidiane come fare una passeggiata o praticare sport e che richiedono nei casi più gravi l’intervento chirurgico (ad es. l’alluce valgo =deviazione dell’alluce verso le altre dita).
Il precoce utilizzo di plantari in queste situazioni ha quindi un’importante ruolo preventivo di patologie derivanti dal compenso di squilibri anatomici e funzionali del piede (es. alluce valgo, tendinopatia del tibiale posteriore, ecc.).
I bambini ed i giovani, inoltre, rispetto agli adulti ed agli anziani, sono più soggetti ad alcune malattie della pelle quali le verruche (=malattie contagiose causate da virus), piede d’atleta o micosi (=malattia cuasata da funghi) ed unghie incarnite.
Ciò è legato sia alla maggior frequentazione di luoghi di aggregazione quali piscine, acquafan, palestre, spogliatoi, ecc. dove è più facile il contatto con altre persone e quindi il contagio, sia alle caratteristiche della cute vulnerabile di quella degli adulti. Inoltre l’utilizzo eccessivo di calzature che non favoriscono la traspirazione, soprattutto in età puberale, porta alla macerazione della pelle, specie negli spazi tra le dita, luogo privilegiato per l’instaurarsi della micosi interdigitale o tinea pedis o piede d’atleta.
Anche le unghie spesso si presentano sottili, taglienti e facili alla rottura e questo, oltre all’errato taglio, predispone alle unghie incarnite.